lunedì 5 aprile 2021

BONUS: LUNEDì DELL'ANGELO

Oggi vogliamo raccontarvi come è nata l'usanza di donare le uova di cioccolato per festeggiare la Pasqua, vi proponiamo due versioni: la prima è una storiella, la seconda è l'origine storica, buona lettura!



STORIELLA DELL'UOVO DI PASQUA

Era il giorno prima della Pasqua, e in tutto il paese si stavano facendo i preparativi per le festa.
In questo piccolo paesino vivevano due bambini, Marco e Serena, che si volevano tanto bene e stavano sempre insieme.
I due vivevano nello stesso cortile, e da qualche mese avevano iniziato a prendersi cura di un piccolo coniglietto dal pelo tutto rosso e bianco.
Il coniglietto voleva tanto bene ai due bambini, perché lo coccolavano e non gli facevano mai mancare carote e acqua a volontà.

Sapendo che tra poco sarebbe arrivata la Pasqua, il coniglietto voleva regalare ai due bambini qualcosa di speciale.
Andò quindi dalla sua amica gallina, chiedendole se avesse un paio di uova da dargli. Le voleva decorare tutte con righine e fiori per poi darle a Marco e Serena.
La gallina gli diede le uova ben volentieri, e il coniglietto iniziò subito a decorarle con mille colori.

Una volta finito di decorare le uova, il coniglietto le guardò tutto soddisfatto, e pensò che sarebbe stata una sorpresa fantastica per i due bimbi!
Però, per fare una sorpresa a Marco e Serena, doveva trovare un posto dove tenerle nascoste fino al giorno dopo.
Corse subito nel bosco, lì si ricordava che c'era un piccolo prato fiorito frequentato solo dai piccoli animaletti della foresta.

Quando arrivò al prato sistemò le uova ben riparate in mezzo ai mille fiori colorati che ricoprivano tutto.
Ma su quel prato fiorito stava gustandosi il primo sole di primavera una fata che, vedendo il coniglietto che nascondeva le splendide uova decorate, gli chiese tutta incuriosita cosa stava facendo.
– Sono per i miei due cari amici Marco e Serena, voglio fare loro una sorpresa per domani che è il giorno di Pasqua – disse il coniglietto.

La fata sorrise – sarà sicuramente una bellissima sorpresa! – e guardò il coniglietto andare via tutto contento verso casa.
Poi la fata andò a rimirare le due meravigliose uova decorate, e le venne un'idea.
Al mattino seguente, il coniglietto corse al prato per prendere le due uova da regalare a Marco e Serena, ma quale sorpresa lo attendeva quando arrivò!

Il prato era interamente ricoperto da splendide uova decorate del tutto simili alle sue, e ce n’erano talmente tante da farci un regalo a tutti i bimbi del paese!
La fata si avvicinò al coniglietto con in mano le due uova che aveva lui stesso decorato e gli disse.
– Ecco tieni, portale ai tuoi amici, e spero che il piccolo cambiamento che ho fatto gli piaccia.

Quale cambiamento, a me sembrano identiche a come le ho fatte io… – rispose il coniglietto.
– Sì, fuori sono uguali, non mi sarei mai permessa di toccare la tua opera d’arte, ma dentro ora sono di dolce cioccolato!
Il coniglietto fu tanto sorpreso quanto contento della magia che aveva fatto la fata che non sapeva più come ringraziarla.

Se vuoi ringraziarmi, dì ai tuoi amici di portare qui tutti i bimbi del paese per festeggiare assieme, sentire le loro voci piene di gioia sarà per me il migliore dei ringraziamenti.
Così il coniglietto corse via a portare le uova a Marco e Serena, che quando scoprirono che erano fatte di cioccolato non sapevano più dove nascondere la felicità.

Ma la vera festa fu vedere tutti i bimbi del paese correre al prato fiorito e sedersi a mangiare il loro uovo di Pasqua, mentre nascosta in un angolino una fata dal cuore d’oro si gustava tutta contenta le loro grida di gioia.


ORIGINE DELL'UOVO DI PASQUA (DAL PUNTO DI VISTA STORICO E CRISTIANO)

L'uovo, per tutte le culture antiche, aveva un valore simbolico enorme: era il simbolo della vita e della rinascita. Il cristianesimo ha reinterpretato questa tradizione alla luce delle Nuove Scritture.

Le origini dell'uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. L'usanza di regalare le uova a Pasqua però è più antica e si perde nel lontano Medioevo.

La scelta di regalare un proprio uovo non è casuale. Fin dall'antichità questo alimento ha ricoperto un valore simbolico enorme. In alcune culture infatti, Terra e Cielo, unendosi, formavano proprio un uovo, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi l'uovo era, invece, l'origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco). Inoltre, siccome in primavera la natura risorge, il popolo dei Persiani amava poi regalarsi proprio delle uova, simbolo di nuova vita.

RITO CRISTIANO. Il cristianesimo affianca queste tradizioni e le reinterpreta alla luce delle Nuove Scritture. L'uovo diventa così il simbolo che meglio coglie il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo. L'usanza di regalarsi uova si diffonde, come già detto, a partire dal Medioevo, precisamente in Germania. Qui tra la gente comune, la consuetudine era distribuire uova bollite avvolte in foglie e fiori, in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici, invece, si diffuse l'abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate (così si spiega come mai oggi troviamo la sorpresa nelle uova di Pasqua).


domenica 4 aprile 2021

PASQUA DI RESURREZIONE

ALLELUIA! Oggi è Pasqua, la festa delle novità, della meraviglia! Abbiamo trovato la vera notizia da annunciare: Gesù è davvero risorto! Sì, proprio come aveva detto: dal silenzio del sabato santo esplode la luce, Gesù non ci ha lasciato soli.

Come i discepoli e le donne al sepolcro, anche noi corriamo a dire a tutti che la tristezza non ha più spazio nella nostra vita, la morte è vinta, l’amore ha vinto! Siamo chiamati a risorgere insieme con Lui che dona la vera gioia nella nostra vita. Solo in Lui infatti è la felicità! Di cosa possiamo più aver paura?

Auguriamo a voi e alle vostre famiglie una felice e serena Pasqua, nella speranza di poterci trovare al più presto.

Gli animatori ACR

sabato 3 aprile 2021

SABATO SANTO

Il sabato Santo viene anche chiamato il giorno del silenzio, in questo giorno infatti non vi sono celebrazioni in attesa della veglia solenne nella quale si celebra la Resurrezione di Gesù. Per questo oggi ci fermiamo e ci mettiamo in attesa.

venerdì 2 aprile 2021

VENERDì SANTO

 dal Vangelo di Giovanni

Giovanni 18,12

Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono e lo condussero via.

Sono questi i momenti più difficili, quelli in cui il dolore e la sofferenza di Gesù sono enormi. È il momento in cui chi lo accusa si fa avanti, lo schernisce e lo umilia e Lui lascia che questo avvenga. Il Re dei re viene crocifisso, ma il suo amore no, rimane in eterno!

Oggi prenditi un momento di silenzio, accendi una candela (se puoi) e scrivi un ringraziamento per Gesù.

giovedì 1 aprile 2021

GIOVEDì SANTO

OGGI FINISCE IL TEMPO DI QUARESIMA E INIZIA IL TRIDUO PASQUALE

dal Vangelo di Giovanni

Giovanni 13,4-5

Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò l’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.

Oggi riviviamo un momento molto importante: Gesù lascia ai suoi discepoli un comandamento nuovo, un esempio di vita, e attraverso un gesto racconta il suo amore e insegna a noi come amare. È il momento di accogliere questo dono per imitare il Maestro nella nostra vita quotidiana. Gesù è venuto per servire e ci spinge a fare allo stesso modo.

Oggi vi chiediamo di prendere un impegno: compi dei gesti di affetto aiutando i tuoi cari.