martedì 30 marzo 2021

MARTEDì SANTO

dal Vangelo di Marco

Marco 11, 15-19:

Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei ­cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!»


Il Martedì Santo viene chiamato il giorno dello sdegno, perché si ricorda l’episodio in cui Gesù caccia i mercanti dal tempio di Gerusalemme.

Gli storici infatti ci spiegano che il tempio di Gerusalemme era meta di molti pellegrinaggi, soprattutto in prossimità delle celebrazioni ebraiche. I visitatori che desideravano pregare avevano bisogno di acquistare animali per i sacrifici; questi animali non potevano essere comprati altrove perché dovevano essere approvati da una commissione di sacerdoti, che li giudicava “puri” e quindi adatti a compiere riti. Oltre alle bestie (buoi, pecore, colombe o tortore, a seconda dell’importanza del sacrificio), nel tempio si commerciavano anche vino, incenso e aromi, sempre da usare per la preghiera.

Un’altra regola imponeva che i pagamenti all’interno del tempio avvenissero con una valuta priva dell’effige di qualche sovrano e per questo era necessaria la presenza di cambiavalute, che nel cambio trattenevano per sé una commissione.

Insomma, le attività religiose praticate nel tempio erano diventate una scusa per arricchirsi ed è proprio questo quello che fa infuriare Gesù, che infatti scaccia gli animali, rovescia i tavoli e accusa i mercanti di essere dei ladroni.


Ogni tanto anche a noi capita di sentirci arrabbiati di fronte a quella che ci sembra un’ingiustizia, compiuta verso di noi o verso gli altri. Cosa fai in quei casi? Che cosa ti aiuta a calmarti quando sei arrabbiato?