dal Vangelo di Matteo
Matteo 26,14-15
Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: “Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?” E quelli gli fissarono 30 monete d’argento”.
Il Mercoledì Santo è chiamato il giorno della tristezza perché si ricorda il momento che segna l’inizio del periodo più buio, ovvero il tradimento di Giuda nei confronti di Gesù, tradimento che avverrà poi con un bacio e che darà inizio alla Passione di Cristo.
Il
Mercoledì Santo è quindi
un giorno molto particolare e sentito dai cristiani. Giuda
non capisce quanto Gesù lo ami e per
questo
non riesce a rimanergli fedele.
Ma
il Maestro resta accanto a noi, soprattutto nei momenti di fragilità
e debolezza, e ci ama anche negli sbagli commessi. A volte è proprio
la
paura di rimanere soli che non ci permette di ascoltarlo.
Capita a tutti di essere tristi, quando ti succede cosa ti fa sentire meglio?