martedì 30 novembre 2021
PROSSIMI APPUNTAMENTI
martedì 23 novembre 2021
NO ACR SABATO 27 NOVEMBRE
Anche questo sabato, 27 novembre, le attività dell'acr sono in pausa. Speriamo di poter ricominciare quanto prima
Gli animatori acr
martedì 16 novembre 2021
NO ACR SABATO 20 NOVEMBRE
Purtroppo dobbiamo notificare che l'acr resta in pausa anche questo sabato, 20 novembre.
Confidiamo di poter tornare operativi al più presto, quindi non perdete di vista il sito per restare aggiornati!
Gli animatori
mercoledì 10 novembre 2021
NO ACR SABATO 13 NOVEMBRE
A malincuore dobbiamo avvisare che, vista l'attuale situazione dei contagi tra i bambini, questo sabato (13 novembre) non ci sarà ACR.
Vi invitiamo a mantenere controllato il sito, per non perdervi le prossime comunicazioni.
Gli animatori
venerdì 5 novembre 2021
RICOMINCIA L'ACR!
Proprio così, l'ACR è tornata più forte di prima!
Vi aspettiamo sabato 6 novembre all'oratorio Giovanni Paolo II di Montecchio Precalcino, dalle 15:00 alle 16:30, per tornare a divertirci tutti insieme 🎉
Pronti a scoprire il tema di quest'anno? 😏😉
lunedì 5 aprile 2021
BONUS: LUNEDì DELL'ANGELO
Oggi vogliamo raccontarvi come è nata l'usanza di donare le uova di cioccolato per festeggiare la Pasqua, vi proponiamo due versioni: la prima è una storiella, la seconda è l'origine storica, buona lettura!
STORIELLA DELL'UOVO DI PASQUA
Era
il giorno prima della Pasqua, e in tutto il paese si stavano facendo
i preparativi per le festa.
In questo piccolo paesino vivevano
due bambini, Marco e Serena, che si volevano tanto bene e stavano
sempre insieme.
I due vivevano nello stesso cortile, e da
qualche mese avevano iniziato a prendersi cura di un piccolo
coniglietto dal pelo tutto rosso e bianco.
Il coniglietto voleva
tanto bene ai due bambini, perché lo coccolavano e non gli facevano
mai mancare carote e acqua a volontà.
Sapendo
che tra poco sarebbe arrivata la Pasqua, il coniglietto voleva
regalare ai due bambini qualcosa di speciale.
Andò quindi dalla
sua amica gallina, chiedendole se avesse un paio di uova da dargli.
Le voleva decorare tutte con righine e fiori per poi darle a Marco e
Serena.
La gallina gli diede le uova ben volentieri, e il
coniglietto iniziò subito a decorarle con mille colori.
Una
volta finito di decorare le uova, il coniglietto le guardò tutto
soddisfatto, e pensò che sarebbe stata una sorpresa fantastica per i
due bimbi!
Però, per fare una sorpresa a Marco e Serena, doveva
trovare un posto dove tenerle nascoste fino al giorno dopo.
Corse
subito nel bosco, lì si ricordava che c'era un piccolo prato fiorito
frequentato solo dai piccoli animaletti della foresta.
Quando
arrivò al prato sistemò le uova ben riparate in mezzo ai mille
fiori colorati che ricoprivano tutto.
Ma su quel prato fiorito
stava gustandosi il primo sole di primavera una fata che, vedendo il
coniglietto che nascondeva le splendide uova decorate, gli chiese
tutta incuriosita cosa stava facendo.
– Sono per i miei due
cari amici Marco e Serena, voglio fare loro una sorpresa per domani
che è il giorno di Pasqua – disse il coniglietto.
La
fata sorrise – sarà sicuramente una bellissima sorpresa! – e
guardò il coniglietto andare via tutto contento verso casa.
Poi
la fata andò a rimirare le due meravigliose uova decorate, e le
venne un'idea.
Al mattino seguente, il coniglietto corse al
prato per prendere le due uova da regalare a Marco e Serena, ma quale
sorpresa lo attendeva quando arrivò!
Il
prato era interamente ricoperto da splendide uova decorate del tutto
simili alle sue, e ce n’erano talmente tante da farci un regalo a
tutti i bimbi del paese!
La fata si avvicinò al coniglietto con
in mano le due uova che aveva lui stesso decorato e gli disse.
–
Ecco tieni, portale ai tuoi amici, e spero che il piccolo cambiamento
che ho fatto gli piaccia.
–
Quale
cambiamento, a me sembrano identiche a come le ho fatte io… –
rispose il coniglietto.
– Sì, fuori sono uguali, non mi sarei
mai permessa di toccare la tua opera d’arte, ma dentro ora sono di
dolce cioccolato!
Il coniglietto fu tanto sorpreso quanto
contento della magia che aveva fatto la fata che non sapeva più come
ringraziarla.
–
Se
vuoi ringraziarmi, dì ai tuoi amici di portare qui tutti i bimbi del
paese per festeggiare assieme, sentire le loro voci piene di gioia
sarà per me il migliore dei ringraziamenti.
Così il
coniglietto corse via a portare le uova a Marco e Serena, che quando
scoprirono che erano fatte di cioccolato non sapevano più dove
nascondere la felicità.
Ma la vera festa fu vedere tutti i bimbi del paese correre al prato fiorito e sedersi a mangiare il loro uovo di Pasqua, mentre nascosta in un angolino una fata dal cuore d’oro si gustava tutta contenta le loro grida di gioia.
ORIGINE DELL'UOVO DI PASQUA (DAL PUNTO DI VISTA STORICO E CRISTIANO)
L'uovo, per tutte le culture antiche, aveva un valore simbolico enorme: era il simbolo della vita e della rinascita. Il cristianesimo ha reinterpretato questa tradizione alla luce delle Nuove Scritture.
Le origini dell'uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. L'usanza di regalare le uova a Pasqua però è più antica e si perde nel lontano Medioevo.
La scelta di regalare un proprio uovo non è casuale. Fin dall'antichità questo alimento ha ricoperto un valore simbolico enorme. In alcune culture infatti, Terra e Cielo, unendosi, formavano proprio un uovo, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi l'uovo era, invece, l'origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco). Inoltre, siccome in primavera la natura risorge, il popolo dei Persiani amava poi regalarsi proprio delle uova, simbolo di nuova vita.
RITO CRISTIANO. Il cristianesimo affianca queste tradizioni e le reinterpreta alla luce delle Nuove Scritture. L'uovo diventa così il simbolo che meglio coglie il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo. L'usanza di regalarsi uova si diffonde, come già detto, a partire dal Medioevo, precisamente in Germania. Qui tra la gente comune, la consuetudine era distribuire uova bollite avvolte in foglie e fiori, in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici, invece, si diffuse l'abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate (così si spiega come mai oggi troviamo la sorpresa nelle uova di Pasqua).
domenica 4 aprile 2021
PASQUA DI RESURREZIONE
ALLELUIA! Oggi è Pasqua, la festa delle novità, della meraviglia! Abbiamo trovato la vera notizia da annunciare: Gesù è davvero risorto! Sì, proprio come aveva detto: dal silenzio del sabato santo esplode la luce, Gesù non ci ha lasciato soli.
Come i discepoli e le donne al sepolcro, anche noi corriamo a dire a tutti che la tristezza non ha più spazio nella nostra vita, la morte è vinta, l’amore ha vinto! Siamo chiamati a risorgere insieme con Lui che dona la vera gioia nella nostra vita. Solo in Lui infatti è la felicità! Di cosa possiamo più aver paura?
Auguriamo a voi e alle vostre famiglie una felice e serena Pasqua, nella speranza di poterci trovare al più presto.
Gli animatori ACR ☺
sabato 3 aprile 2021
SABATO SANTO
Il sabato Santo viene anche chiamato il giorno del silenzio, in questo giorno infatti non vi sono celebrazioni in attesa della veglia solenne nella quale si celebra la Resurrezione di Gesù. Per questo oggi ci fermiamo e ci mettiamo in attesa.
venerdì 2 aprile 2021
VENERDì SANTO
dal Vangelo di Giovanni
Giovanni 18,12
Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono e lo condussero via.
Sono questi i momenti più difficili, quelli in cui il dolore e la sofferenza di Gesù sono enormi. È il momento in cui chi lo accusa si fa avanti, lo schernisce e lo umilia e Lui lascia che questo avvenga. Il Re dei re viene crocifisso, ma il suo amore no, rimane in eterno!
Oggi prenditi un momento di silenzio, accendi una candela (se puoi) e scrivi un ringraziamento per Gesù.
giovedì 1 aprile 2021
GIOVEDì SANTO
OGGI FINISCE IL TEMPO DI QUARESIMA E INIZIA IL TRIDUO PASQUALE
dal Vangelo di Giovanni
Giovanni 13,4-5
Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò l’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Oggi riviviamo un momento molto importante: Gesù lascia ai suoi discepoli un comandamento nuovo, un esempio di vita, e attraverso un gesto racconta il suo amore e insegna a noi come amare. È il momento di accogliere questo dono per imitare il Maestro nella nostra vita quotidiana. Gesù è venuto per servire e ci spinge a fare allo stesso modo.
Oggi vi chiediamo di prendere un impegno: compi dei gesti di affetto aiutando i tuoi cari.
mercoledì 31 marzo 2021
MERCOLEDì SANTO
dal Vangelo di Matteo
Matteo 26,14-15
Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: “Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?” E quelli gli fissarono 30 monete d’argento”.
Il Mercoledì Santo è chiamato il giorno della tristezza perché si ricorda il momento che segna l’inizio del periodo più buio, ovvero il tradimento di Giuda nei confronti di Gesù, tradimento che avverrà poi con un bacio e che darà inizio alla Passione di Cristo.
Il
Mercoledì Santo è quindi
un giorno molto particolare e sentito dai cristiani. Giuda
non capisce quanto Gesù lo ami e per
questo
non riesce a rimanergli fedele.
Ma
il Maestro resta accanto a noi, soprattutto nei momenti di fragilità
e debolezza, e ci ama anche negli sbagli commessi. A volte è proprio
la
paura di rimanere soli che non ci permette di ascoltarlo.
Capita a tutti di essere tristi, quando ti succede cosa ti fa sentire meglio?
martedì 30 marzo 2021
MARTEDì SANTO
dal Vangelo di Marco
Marco 11, 15-19:
Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!»
Il Martedì Santo viene chiamato il giorno dello sdegno, perché si ricorda l’episodio in cui Gesù caccia i mercanti dal tempio di Gerusalemme.
Gli storici infatti ci spiegano che il tempio di Gerusalemme era meta di molti pellegrinaggi, soprattutto in prossimità delle celebrazioni ebraiche. I visitatori che desideravano pregare avevano bisogno di acquistare animali per i sacrifici; questi animali non potevano essere comprati altrove perché dovevano essere approvati da una commissione di sacerdoti, che li giudicava “puri” e quindi adatti a compiere riti. Oltre alle bestie (buoi, pecore, colombe o tortore, a seconda dell’importanza del sacrificio), nel tempio si commerciavano anche vino, incenso e aromi, sempre da usare per la preghiera.
Un’altra regola imponeva che i pagamenti all’interno del tempio avvenissero con una valuta priva dell’effige di qualche sovrano e per questo era necessaria la presenza di cambiavalute, che nel cambio trattenevano per sé una commissione.
Insomma, le attività religiose praticate nel tempio erano diventate una scusa per arricchirsi ed è proprio questo quello che fa infuriare Gesù, che infatti scaccia gli animali, rovescia i tavoli e accusa i mercanti di essere dei ladroni.
Ogni tanto anche a noi capita di sentirci arrabbiati di fronte a quella che ci sembra un’ingiustizia, compiuta verso di noi o verso gli altri. Cosa fai in quei casi? Che cosa ti aiuta a calmarti quando sei arrabbiato?
lunedì 29 marzo 2021
LUNEDì SANTO
Dal
Vangelo di Luca
Luca
10, 38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Il Lunedì della Settimana Santa, viene anche chiamato giorno dell’amicizia: nel brano scelto per questa giornata, Gesù si trova a Betania ed è ospite nella casa di Marta, Maria e Lazzaro, che sono proprio i suoi più grandi amici.
Ci ritroviamo in una scena che sa di famiglia con Marta che si impregna e preoccupa perché Gesù trovi tutto in ordine e pulito e Maria, che si siede ai sui piedi per ascoltarlo, quasi incredula della Sua presenza. In entrambi i casi emergono atteggiamenti di amicizia, perché l’amico è colui che ti fa sentire bene (Marta) e che ti dà valore, ti fa sentire importante per lui/lei (Maria).
Si percepiscono proprio l’amore e l’accoglienza, tipici anche delle nostre relazioni di amicizia.
QUAL È IL TUO RICORDO PREFERITO CON UN TUO AMICO? DISEGNA QUALCOSA CHE RAPPRESENTI QUEL RICORDO (se vuoi condividilo con i tuoi animatori mandandoci una mail acrmontecchio@gmail.com )
domenica 28 marzo 2021
è iniziata la Settimana Santa
Ciao! Ti ricordi di noi? Siamo gli animatori ACR!
Sì è vero, quest'anno non abbiamo potuto fare molte attività insieme ma eccoci qui pronti per vivere assieme questo tempo Pasquale!
Abbiamo preparato per voi un piccolo libretto molto speciale che vi accompagnerà per tutta la Settimana Santa. Potete scaricarlo qui: LIBRETTO SETTIMANA SANTA
(è un istant book, ovvero un libretto formato da un solo foglio, nel file troverete anche le istruzioni per realizzarlo)
Ogni giorno nasconde dei segreti che scopriremo insieme aiutati da disegni, curiosità e alcune parti del vangelo. Ma come, così tante cose in un libretto così piccolo? No!
Infatti a partire da domani pubblicheremo ogni giorno, qui sul sito, degli articoli, quindi tenetelo d'occhio ;)
Allora? Siete pronti a scoprire con noi tutti i segreti della Settimana Santa?
Gli animatori ACR